Nataale Saccoliti
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Biografia
Natale Saccoliti, nato a Corigliano Calabro nel 1955, consegue
la maturità scientifica e nel marzo 1980 la laurea in architettura
all’Università degli studi la Sapienza di Roma.
Da allora svolge la libera professione,
integrata da un breve periodo d’insegnamento in materie tecnico e artistiche (avendo
conseguito l’abilitazione in 4 materie e conseguentemente
iscritto nell’Albo degli Insegnanti, sin dalla metà degli anni 80, in Storia dell’Arte, Disegno e
Storia dell’Arte, Educazione Artistica ed Educazione Tecnica).
Quale Architetto si è
occupato di svariati argomenti: progettazione, urbanistica, restauro, design,
normative, storia e critica, ecc., progettando in diversi ambiti pubblici e
privati; ha inoltre partecipato a vari concorsi, anche internazionali,
accompagnati da pubblicazioni, riscuotendo, in qualcuno ottimi risultati.
In arte, sin dalla fine degli anni 60 ha disegnato/copiato opere
di pittura, per la sua passione per l’arte e per i manufatti, realizzati dalle
diverse civiltà, eseguiti nelle diverse
epoche storiche .
Fino agli inizi degli anni 70 si
è cimentato nel figurativo, successivamente ha colto dal medesimo elementi di
stimolo e riflessioni, espresse in alcune sue pubblicazioni, che lo hanno orientato verso nuove e diverse opere
con variegati significati.
Successivamente, con la professione, ha trovato precisi e
decisi elementi, che gli hanno fornito riflessioni su forme, segni, materiali,
percezione visiva, ombre, volumi, masse,
luci, colori, rilevandone da ognuna, le opportune “dignità” , funzioni,
statica, dinamica, equilibrio, trasparenza, densità…. Ciò ha contribuito a
caratterizzarlo particolarmente verso
una ricerca tesa a scomporre ed analizzare, anche con diversi aspetti, forme e
volumi e ad innescare una intimità con la
materia.
Negli anni ha seguito
svariati dibattiti e mostre sull’arte, specialmente nella seconda metà degli
anni 70, visitato mostre d’avanguardia, gallerie, musei e realtà geografiche di
tutti i continenti, oltre ad aver analizzato, ascoltato e studiato con Giulio
Carlo Argan, Filiberto Menna, Bonito Oliva ed atri. Ancora oggi, per cogliere
stimoli e relazioni, segue
sporadicamente corsi, come quelli svolti
di recente: di mosaico, ceramica, iconografia, incisione (quest’ultimo, insieme al
laboratorio tenutosi presso l’Accademia di San Luca a Roma in Novembre 2011,
condotto dall’artista Guido Strazza, Presidente, all’epoca, dell’Accademia
medesima).
Oltre ad
alcune mostre personali ha preferito
partecipare a collettive, svoltesi in
diversi musei, gallerie, chiese e all’aperto, nelle quali ha esposto opere dai
vari soggetti, realizzate con diverse tecniche, alcune delle quali sono
presenti in riviste e cataloghi vari.
Negli
ultimi mesi ha partecipato ad una
trentina di eventi espositivi in Italia.
Sue opere sono comparse su quotidiani, presenti su vari siti
internet anche internazionali e pubblicate su riviste e cataloghi, in occasione
di mostre collettive. Tra le ultime pubblicazioni, nel catalogo: Expo Wiki Arte 2014 in Bologna, nei
libri:Rotary Arte Rassegna 2013 in Cosenza, stampato da grafica Pollino; Dalle
neoavanguardie all’arte elettronica di Carmelita Brunetti,Falco editore del
2013; catalogo A in Action n 3 del 2013
Editrice Salentina; Tra realtà e Spiritualità, Publisfera edizioni del 2013.
Inoltre in un recente articolo su Mondiversi n 2 anno XI bimestre mar-apr 2013;
su un catalogo personale, con pubblicate 63 opere, dal titolo Segni, Forme
Materia, pubblicato in febbraio 2013 stampato da Arti Grafiche Greco; su un
libro dell’agosto 2008 in occasione della X rassegna d’arte contemporanea in
Celico, a cura dell’amministrazione Comunale di Celico; su un catalogo del mese
di agosto 2007, stampato dallo Stab. Tip. De Rose di Cosenza in occasione della
IV biennale internazionale d’Arte contemporanea in S. Demetrio Corone. Sulla
sua arte hanno scritto e relazionato di recente le artiste Teresa Galletti,
Ombretta Gazzola i critici Enzo Le Pera, Carmelita Brunetti, Alessandra
Primicerio.
Percorso
ed opere
Alla fine degli anni 60
esplorando la realtà l’ha rappresentata come, sembra, ci appare.
Successivamente, rilevato che
la realtà, pur se composta di materia, diversa da segni e colori utilizzati per
la figurazione, essa viene comunque richiamata. Evidentemente, oltre al
complesso meccanismo biochimico, la realtà contiene, in sintesi, segni e forme
che vengono registrati nella “memoria”, evidentemente con connotazioni tipiche,
quali le proporzioni, sinuosità, rigidezza, secchezza, direzioni, pieni e
vuoti, spessori, densità, trasparenze, porosità degli stessi tessuti materici,
ed tanto altro che, ritroviamo nella
caratterizzazione o tipicità delle opere prodotte.
Da tempo opera con segni, non presenti nella realtà, ma
attraverso i quali la stessa viene richiamata.
Forse le immagini sintetiche, come rappresentate, sono le
anticipatrici delle forme, dall’aspetto a noi noto, inteso come risultato
attuale, ricavato in seguito all’evoluzione e trasformazione della materia, il
cui percorso, resta pur sempre enigmatico ed oggetto d’attenzione scientifica
costante.
Durante la trasformazione della materia, otteniamo
immagini- contenenti, in nuce, l’aspetto finale delle forme.
La forma del feto anticipa l’essere, così come lo
conosciamo nel suo perfetto equilibrio genetico, fisico-chimico-anatomico, come
sono anticipatrici le energie ed i flussi occorsi, per far assumere definite
forme alla materia..
Fantastica in spazi intrisi di svariati componenti, immensa
energia, direzioni e versi plurimi di vortici, la materia vagante che assumerà precise linee fino a convergere,
dopo diversi stadi evolutivi, nelle forme ed “equilibri” a noi note. Rivolge
attenzioni a frazioni di tempo, ad attimi che sono stati o saranno presenti nel
divenire e ne rappresenta le immagini.
La morbidezza, presente nella curvatura dei
segni, probabilmente, è ricavata
dai profili organici o da elementi coesistenti ad alcune immagini di opere
appartenenti ad uno dei diversi periodi storici vagliati, nei
quali è corrente un naturalmente
equilibrio tra le masse. Ogni segno, pur se realizzato velocemente, viene intriso a contenere una energia e/o sinuosità atta a formulare
una composizione equilibrata e
proporzionata.
Nella
stesura delle opere vengono utilizzati differenti materiali, così come diversi
sono stati o saranno i componenti ed i materiali che hanno e contribuiscono,
costantemente, al divenire delle cose e degli esseri. La sua produzione
comprende, oltre a pittura, mosaici, bassorilievi, polimaterici in genere,
sculture a tutto tondo ed assemblaggi plurimaterici in genere.